Il corso intende fornire agli studenti un’ampia introduzione critica allo studio del concetto di gusto inteso come poliedrica questione filosofico-culturale che coinvolge non solo una dimensione estetico-teoretica ma anche esistenziale. Oltre a ciò ci si propone di indagare le differenti modalità di comunicazione filosofico-artistiche legate alla dimensione dell’alimentazione in una prospettiva interculturale e comparativa tra Occidente e Oriente.
scheda docente
materiale didattico
- Immanuel Kant: Riflessioni sul Gusto. Centro Internazionale Studi di Estetica, n. 436 e 485 (p. 28), n. 744 (p. 41), n. 747 (p. 42), n. 767 (p. 43), n. 868 (p. 55), n. 1512 (pp. 74-76).
- Immanuel Kant: Critica della facoltà di giudizio, a cura di Emilio. Garroni e Hansmichael Hohenegger, Torino, Einaudi, 1999, pp. 46-55, §6-9.
A scelta:
- L' uomo è ciò che mangia di Ludwig Feuerbach Bollati Boringhieri, a cura di Andrea Tagliapietra, Bollati Boringhieri, 2017.
oppure
- Cucina Futurista, Manifesti teorici, menu e documenti, a cura di G. A. Pantasso, Abscondita 2015, pp. 11-27.
Gli studenti frequentanti dovranno scegliere un solo articolo tra i seguenti quattro saggi (tutti obbligatori per i non frequentanti) in: Dal gusto al disgusto. L'estetica del pasto di M. Mazzocut-Mis, Raffaello Cortina Editore, Milano, 2015:
- VINCENZI, Paola, La rivoluzione dei sensi, pp. 15-52.
- MAZZOCUT-MIS, Maddalena, A Tavola!... Nel Settecento, pp. 61-93.
- FELOJ, Serena, Dal gusto palatale alla morale. Il disgusto come sentimento, pp. 127-145.
- BERTOLINI, Michele, Lo spettatore alla prova del disgusto, pp. 181-201.
Un testo a scelta tra i seguenti:
- Donald Richie, Sull’estetica giapponese, Lindau, Torino 2009.
- Aldo Tollini, La cultura del tè in Giappone e la ricerca della perfezione, Einaudi, Torino 2014 (Introduzione, cap. 1, 2 e 6)
È prevista la visione in aula, seguita da un dibattito, dei seguenti Film (la cui visione è obbligatoria anche per i non frequentanti):
Il gusto degli altri, di Agnès Jaoui, Francia, 2000
Le ricette della signora Toku, di Naomi Kawase, Giappone, 2015
Tampopo, di Jūzō Itami, Giappone, 1985
Everyday is a good day, di Omori Tatsushi 2018
Vatel, di Roland Joffé, Francia/Gran Bretagna, Belgio, 2000
Il pranzo di Babette, di Gabriel Axel, Danimarca, 1987
Vita futurista, di Arnaldo Ginna, Italia, 1916
Morte di un maestro del tè, di Kei Kumai, Giappone, 1989
Eat, di Andy Warhol, USA, 1963
Julie & Julia, di Nora Ephron, USA, 2009
Big Night, di Stanley Tucci e Campbell Scott, USA, 1996
Lunchbox, di Ritesh Batra, India/Francia/Germania/USA/Canada, 2014
Programma
Durante il corso ci si confronterà in particolare con la multiforme categoria filosofica di gusto, innanzitutto nell’estetica settecentesca (da Hume a Kant), per considerarne poi le interpretazioni filosofiche (Feuerbach) e le risonanze artistiche nel cinema, nella letteratura (ad es. nel futurismo) e nell’arte contemporanea, tanto occidentale che orientale.Testi Adottati
-David Hume, La regola del gusto, in D. Hume, La regola del gusto e altri saggi, a cura di G. Preti, Abscondita, Milano 2006, pp. 11-33.- Immanuel Kant: Riflessioni sul Gusto. Centro Internazionale Studi di Estetica, n. 436 e 485 (p. 28), n. 744 (p. 41), n. 747 (p. 42), n. 767 (p. 43), n. 868 (p. 55), n. 1512 (pp. 74-76).
- Immanuel Kant: Critica della facoltà di giudizio, a cura di Emilio. Garroni e Hansmichael Hohenegger, Torino, Einaudi, 1999, pp. 46-55, §6-9.
A scelta:
- L' uomo è ciò che mangia di Ludwig Feuerbach Bollati Boringhieri, a cura di Andrea Tagliapietra, Bollati Boringhieri, 2017.
oppure
- Cucina Futurista, Manifesti teorici, menu e documenti, a cura di G. A. Pantasso, Abscondita 2015, pp. 11-27.
Gli studenti frequentanti dovranno scegliere un solo articolo tra i seguenti quattro saggi (tutti obbligatori per i non frequentanti) in: Dal gusto al disgusto. L'estetica del pasto di M. Mazzocut-Mis, Raffaello Cortina Editore, Milano, 2015:
- VINCENZI, Paola, La rivoluzione dei sensi, pp. 15-52.
- MAZZOCUT-MIS, Maddalena, A Tavola!... Nel Settecento, pp. 61-93.
- FELOJ, Serena, Dal gusto palatale alla morale. Il disgusto come sentimento, pp. 127-145.
- BERTOLINI, Michele, Lo spettatore alla prova del disgusto, pp. 181-201.
Un testo a scelta tra i seguenti:
- Donald Richie, Sull’estetica giapponese, Lindau, Torino 2009.
- Aldo Tollini, La cultura del tè in Giappone e la ricerca della perfezione, Einaudi, Torino 2014 (Introduzione, cap. 1, 2 e 6)
È prevista la visione in aula, seguita da un dibattito, dei seguenti Film (la cui visione è obbligatoria anche per i non frequentanti):
Il gusto degli altri, di Agnès Jaoui, Francia, 2000
Le ricette della signora Toku, di Naomi Kawase, Giappone, 2015
Tampopo, di Jūzō Itami, Giappone, 1985
Everyday is a good day, di Omori Tatsushi 2018
Vatel, di Roland Joffé, Francia/Gran Bretagna, Belgio, 2000
Il pranzo di Babette, di Gabriel Axel, Danimarca, 1987
Vita futurista, di Arnaldo Ginna, Italia, 1916
Morte di un maestro del tè, di Kei Kumai, Giappone, 1989
Eat, di Andy Warhol, USA, 1963
Julie & Julia, di Nora Ephron, USA, 2009
Big Night, di Stanley Tucci e Campbell Scott, USA, 1996
Lunchbox, di Ritesh Batra, India/Francia/Germania/USA/Canada, 2014
Bibliografia Di Riferimento
Sono consigliati per eventuali approfondimenti i seguenti testi: E. Arielli, Farsi piacere. La costruzione del gusto, Raffaello Cortina, Milano 2016. L. Ricca, Le vie della bellezza tra Occidente e Oriente. Percorsi di estetica comparata, Carocci. Roma, 2020; F. Iannelli, Beyond the western Ideal of Beauty. A Wabi sabi Aesthetics to survive the future. Ágalma: Rivista di studi culturali e di estetica 41, 2021.Modalità Frequenza
La frequenza è vivamente consigliata.Modalità Valutazione
Durante la prova orale sarà valutato: - il livello di conoscenza dei contenuti concettuali dei testi esaminati durante il corso - la padronanza nel gestire informazioni più specifiche, ad esempio il linguaggio tecnico usato da Kant o i termini originali usati da D. Richie per analizzare l'estetica giapponese o la cerimonia del tè - la capacità critica e l'abilità nell'individuare collegamenti tra epoche e culture diverse