Favorire l’acquisizione della conoscenza:
1) delle specializzazioni dell’architettura cellulare di glia e neuroni e delle loro rispettive funzioni;
2) dei meccanismi cellulari e molecolari alla base della comunicazione tra cellule gliali e neuroni, con particolare riferimento alle vie di segnalazione regolate dall’ossido di azoto.
Favorire l’acquisizione delle basi culturali e metodologiche che permettano di utilizzare le principali tecniche di biologia cellulare e di valutare in modo critico il contesto scientifico.
Al termine del corso lo studente dovrebbe essere in grado di discutere sulle specifiche caratteristiche strutturali e funzionali di astrociti e microglia anche in specifici contesti quali la neurodegenerazione.
1) delle specializzazioni dell’architettura cellulare di glia e neuroni e delle loro rispettive funzioni;
2) dei meccanismi cellulari e molecolari alla base della comunicazione tra cellule gliali e neuroni, con particolare riferimento alle vie di segnalazione regolate dall’ossido di azoto.
Favorire l’acquisizione delle basi culturali e metodologiche che permettano di utilizzare le principali tecniche di biologia cellulare e di valutare in modo critico il contesto scientifico.
Al termine del corso lo studente dovrebbe essere in grado di discutere sulle specifiche caratteristiche strutturali e funzionali di astrociti e microglia anche in specifici contesti quali la neurodegenerazione.
scheda docente
materiale didattico
Competenze metodologiche: saper progettare un esperimento utilizzando colture di cellule gliali, acquisire ed analizzare i dati ottenuti dall’attività di laboratorio.
programma dell’insegnamento:
Saranno approfonditi i seguenti argomenti: Morfologia e ultrastruttura delle cellule gliali; Proprietà e funzioni degli astrociti: omeostasi di pH, K, volume; L’unità neuro-glio-vascolare, meccanismi di regolazione del flusso sanguigno cerebrale; rilascio di gliotrasmettitori e sinapsi tripartita; Ruolo dell’ossido di azoto come neurotrasmettitore e mediatore neurotossico; Microglia: attivazione, motilità e ruolo nell’immunosorveglianza; Ruolo della glia nelle malattie: astrocitosi reattiva, malattie neurodegenerative e infettive. Meccanismi della risposta cellulare allo stress nitrossidativo negli astrociti. L’attività di laboratorio prevede l’utilizzo di colture di cellule gliali e sarà dedicata allo studio del ruolo dell’ossido di azoto come messaggero cellulare. Principali metodologie trattate: estrazione di proteine nucleari e western blot; metodiche di studio dell'espressione genica e di fattori trascrizionali (estrazione di RNA, RT-PCR, EMSA, TransAM-ELISA). Trasfezione cellulare. Sistemi di regolazione dell'espressione genica (oligonucleotidi decoy,). Metodiche di studio del pathway dell'ossido di azoto. Determinazione dell'NO in cellule vive e in estratti cellulari (nitriti, attività enzimatica, sonde fluorescenti).
– THIRD EDITION – 2012 OXFORD UNIVERSITY PRESS
Saranno fornite le diapositive in formato PDF di tutte le lezioni.
La professoressa riceve gli studenti almeno una volta a settimana previo appuntamento via e-mail: tiziana.persichini@uniroma3.it
Mutuazione: 20410486 Laboratorio di neurobiologia cellulare in Biologia per la ricerca molecolare, cellulare e fisiopatologica LM-6 PERSICHINI TIZIANA
Programma
Competenze culturali: L’obiettivo del corso è quello di favorire l’acquisizione della conoscenza: 1) delle specializzazioni dell’architettura cellulare di glia e neuroni e delle loro rispettive funzioni; 2) dei meccanismi cellulari e molecolari alla base della comunicazione tra cellule gliali e neuroni, con particolare riferimento alle vie di segnalazione regolate dall’ossido di azoto. Si intende favorire l’acquisizione delle basi culturali e metodologiche che permettano di utilizzare le principali tecniche di biologia cellulare e di valutare in modo critico il contesto scientifico. Al termine del corso lo studente dovrebbe essere in grado di discutere sulle specifiche caratteristiche strutturali e funzionali di astrociti e microglia anche in specifici contesti quali la neurodegenerazione.Competenze metodologiche: saper progettare un esperimento utilizzando colture di cellule gliali, acquisire ed analizzare i dati ottenuti dall’attività di laboratorio.
programma dell’insegnamento:
Saranno approfonditi i seguenti argomenti: Morfologia e ultrastruttura delle cellule gliali; Proprietà e funzioni degli astrociti: omeostasi di pH, K, volume; L’unità neuro-glio-vascolare, meccanismi di regolazione del flusso sanguigno cerebrale; rilascio di gliotrasmettitori e sinapsi tripartita; Ruolo dell’ossido di azoto come neurotrasmettitore e mediatore neurotossico; Microglia: attivazione, motilità e ruolo nell’immunosorveglianza; Ruolo della glia nelle malattie: astrocitosi reattiva, malattie neurodegenerative e infettive. Meccanismi della risposta cellulare allo stress nitrossidativo negli astrociti. L’attività di laboratorio prevede l’utilizzo di colture di cellule gliali e sarà dedicata allo studio del ruolo dell’ossido di azoto come messaggero cellulare. Principali metodologie trattate: estrazione di proteine nucleari e western blot; metodiche di studio dell'espressione genica e di fattori trascrizionali (estrazione di RNA, RT-PCR, EMSA, TransAM-ELISA). Trasfezione cellulare. Sistemi di regolazione dell'espressione genica (oligonucleotidi decoy,). Metodiche di studio del pathway dell'ossido di azoto. Determinazione dell'NO in cellule vive e in estratti cellulari (nitriti, attività enzimatica, sonde fluorescenti).
Testi Adottati
BRUCE R. RANSOM, HELMUT KETTENMANN. “NEUROGLIA”– THIRD EDITION – 2012 OXFORD UNIVERSITY PRESS
Saranno fornite le diapositive in formato PDF di tutte le lezioni.
La professoressa riceve gli studenti almeno una volta a settimana previo appuntamento via e-mail: tiziana.persichini@uniroma3.it
Modalità Erogazione
Il corso si svolge mediante lezioni frontali in aula ed esercitazioni pratiche nel laboratorio dedicato alle colture cellulari. Le lezioni si svolgono con l’ausilio di presentazioni “power point” e filmati. Per l’attività in laboratorio, sono previste almeno tre distinte esercitazioni sugli argomenti indicati nel programma.Modalità Frequenza
La frequenza al corso non è obbligatoria, ma fortemente consigliata.Modalità Valutazione
La prova orale consiste nella discussione con il docente su alcuni argomenti del programma ed è finalizzata alla valutazione dei seguenti aspetti: • livello di conoscenza degli argomenti, • capacità di collegare argomenti diversi del programma, • chiarezza di esposizione e appropriatezza del linguaggio, • capacità di interpretare e discutere un articolo scientifico, • capacità di progettare un esperimento ed analizzarne i risultati.